Il paesaggio che si stende dalla località di Nubia fino a Marsala è quello delle Saline, impiantate inizialmente dai Fenici, incentivate dagli Arabi e grandemente incrementate per tutto il XIX sec. Le particolari condizioni geofisiche (coste basse e paludose, venti interni, temperatura media elevata, limitato regime pluviometrico e terreno impermeabile) hanno consentito il prosperare di questa attività.
I mulini a vento sono tipici del paesaggio trapanese; in passato essi costituivano un elemento importante per l’attività delle saline. Le loro grandi pale ricoperte di stoffa, infatti, azionavano col loro moto opposto ai venti il meccanismo per il sollevamento delle acque.
Nelle saline trapanesi si distinguono quattro ordini di bacini e di vasche. L’acqua del mare viene immessa in un grande bacino, vasca fredda, e da qui, quando per azione del sale e del vento aumenta la densità, l’acqua si fa defluire in una serie di vasche più piccole e meno profonde per ottenere una maggiore superficie di evaporazione: sono queste le vasche di acqua cruda o retro calde. Le acque poi passano nelle vasche di coltivazione, vasche calde o di acqua fatta. Da queste vanno in una quarta serie di vasche, dette caselle messaggere o ruffiane, nelle quali avviene la precipitazione del cloruro di sodio. Dalle caselle messaggere si passa alle vasche di cristallizzazione, dette appunto caselle salanti. Queste si trovano appunto presso gli argini per facilitare il prelievo del sale e la loro accumulazione.
Il visitatore, oltre ad essere informato sul processo di estrazione dell’oro bianco, come veniva anticamente chiamato, potrà soffermarsi ad ammirare le varie vasche di coltivazione del sale. In questa zona, inoltre, è stata costituita la Riserva Naturale Orientata di Trapani e Paceco: uccelli stanziali, altri migratori, hanno qui trovato il loro habitat naturale.
L'area della Riserva riveste un particolare interesse ornitologico in quanto costituisce una area di sosta sulla rotta delle migrazioni verso l'Africa. Considerando sia le specie nidificanti che quelle svernanti sono state censite 208 differenti specie di uccelli tra cui l'avocetta, eletta a simbolo della Riserva, il fenicottero, l'airone bianco maggiore, il gabbiano roseo, il martin pescatore, il falco di palude. L'ambiente delle saline, fortemente salmastro, ospita numerose specie erbacee o arbustive adattatesi alle condizioni ambientali estreme che questa area presenta.
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