Le origini della città di Trapani risalgono al XIII sec. a.c., quando gli Elimi fondano il villaggio di Drepano, chiamato Drepanon dai Greci e Drepanum dai Romani. Scalo strategico sulle rotte commerciali mediterranee, l’insediamento cresce di importanza divenendo una delle principali basi cartaginesi in Sicilia ed emporium della città di Erice, santuario dedicato ad Afrodite dai Greci e a Venere dai Romani.
Dopo la conquista romana, la città subisce un lento declino fino all’epoca bizantina. Rinasce nel IX sec. d.c. con gli arabi, che la occupano, la chiamano Trabanis, la ricostruiscono e le donano prosperità economica. Il prestigio della città continua con i normanni: alla fiorente industria dell’oreficeria e corallo, infatti, si aggiunge lo sviluppo delle attività commerciali e marinare.
Durante le dominazioni aragonese e spagnola, dal XIII al XVIII sec., il territorio è funestato da numerose pestilenze e carestie, unitamente alla piaga delle incursioni corsare. Sono questi i secoli dell’incastellamento, cioè della fortificazione della città con bastioni e mura difensive, dell’edificazione delle numerose torri costiere d’avvistamento e della fioritura nel territorio dei bagli (dal latino vallum), autentiche fortezze che avevano lo scopo di preservare i raccolti dalle scorribande dei predoni e allo stesso tempo di proteggere i lavoranti e i proprietari del latifondo.
Dello stesso periodo è la fioritura del barocco, che specialmente a Trapani raggiunge espressioni artistiche di notevole spessore. Particolare cura viene riservata alle sontuose facciate di chiese e palazzi, ai balconi sorretti da artistiche mensole in pietra, alle elaborate finestre che si affacciano sui corsi principali. Al XVII sec. risale anche la realizzazione da parte di valenti artigiani trapanesi dei venti gruppi scultorei in legno rappresentanti la Passione e morte di Cristo, noti come Misteri e conservati nella Chiesa del Purgatorio. Ogni Venerdì Santo le statue vengono addobbate con argenti antichi, decorazioni in oro e corallo e fiori; il momento dell'uscita è molto emozionante e suggestivo, e "l'annacata", movimento che i portatori fanno fare alle statue che portano sulle proprie spalle, accompagna il classico malinconico intonato dalle bande musicali. Dal 1734 al 1860, anno della creazione del Regno d’Italia, la città si trova sotto la dominazione borbonica, caratterizzata da una riforma agraria per migliorare le condizioni di vita dei contadini, ma anche da, negli ultimi decenni, da rivolte popolari represse nel sangue.
L’Ottocento segna nel territorio il risveglio delle attività culturali e delle imprese agricole, commerciali e industriali, sia per il dinamismo dell’imprenditoria trapanese che con le saline, le tonnare, l’olio d’oliva e la pasta raggiunge ottimi vertici di espansione, sia per la scoperta da parte degli inglesi del vino Marsala, che, come alternativa al Porto e allo Sherry, si afferma in Gran Bretagna e nel resto d’Europa.
Il Novecento è caratterizzato da una grave recessione economica, in concomitanza con i due conflitti mondiali. Dalla Ricostruzione si registra un lento rifiorire delle attività agricole e commerciali. E’ da registrare, nell’ultimo decennio, una forte ripresa dell’industria turistica e un ammodernamento dell’industria vinicola.
L’itinerario turistico comprende numerosi siti e monumenti, fra i quali si ricordano La via Garibaldi, anticamente Rua Nova, su cui affacciano diversi palazzi nobiliari; la Chiesa di San Domenico con annesso convento, nella quale si trova il sarcofago dell’infante Manfredi, figlio di Federico III d’Aragona; la chiesa di S. Agostino, dal bel rosone sulla facciata; l’antico Ghetto con il Palazzo della giudecca, in stile Catalano – plateresco; la Torre di Ligny; il Castello della Colombaia; il santuario dell’Annunziata e il Museo regionale Pepoli, che ospita fra le varie cose una grande collezione di argenterie e coralli.
Trapani è completamente circondata dal mare e dalle spiagge, tra cui la bellissima spiaggia di San Giuliano , lunga circa 2km.
Nel cuore della città sorge il porto, famoso negli ultimi anni per aver ospitato la Coppa America, che offre ottimi servizi per barche e yacht e assicura collegamenti veloci per le Isole Egadi mediante aliscafi e navi.
In centro non mancherà l'occasione di fare un po' di shopping. Qui infatti si trovano le tipiche botteghe artigiane di lavorazione del corallo e della ceramica, ed anche boutiques prestigiose. Infine, per assaporare i piatti locali non c’è che l’imbarazzo della scelta tra ristoranti, trattorie, pizzerie, e fast food. Da non perdere il cuscus a base di pesce, i primi piatti ai frutti di mare, le zuppe di pesce – il tutto generosamente annaffiato dai freschi e fruttati vini bianchi locali. B&B Trapani In